Ancora arresti a Caivano. La città sciolta 2 volte per mafia non trova pace. Stando a quanto riporta l’Ansa questa mattina i 4 personaggi tratti in arresto (tre in carcere e uno ai domiciliari) dai carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia di Casoria, facevano parte di un gruppo malavitoso che, tra l’altro, chiedeva il pizzo a privati cittadini, commercianti e imprenditori di Caivano e zone limitrofe che svolgevano lavori con l’ecobonus 110%. I militari dell’arma hanno notificato agli indagati un’ordinanza emessa dal gip di Napoli su richiesta della Dda partenopea: i reati contestati dagli inquirenti sono associazione di tipo mafioso nonché di estorsione, tentata estorsione, detenzione di armi e favoreggiamento aggravati dal metodo mafioso e dalla finalità di agevolare un gruppo camorristico operante sul territorio di Caivano e zone limitrofe. L’arresto in carcere del gip riguarda M. e A. L., 55 e 29 anni e per F. S. 47 anni; ai domiciliari invece per M. G. 49 anni. Per gli investigatori i L. hanno risposto, almeno fino all’aprile del 2022, alle direttive di A. A., ritenuto al vertice dell’omonimo clan di Caivano proprio nell’imposizione delle estorsioni. S. invece metteva a disposizione del clan la sua autorimessa e per la Dda svolgeva il ruolo di intermediario tra il clan e le vittime. Seguiranno ulteriori sviluppi nelle prossime ore.