Come ribadito da qualcuno in città in questi giorni, tanto tuonò che piovve. Ma stavolta resta da capire se si tratta di un acquazzone oppure di “quattro gocce d’acqua” che non impensieriscono nessuno. Andiamo con calma. Questa sera alle 17:30 nell’Aula del consiglio comunale si svolgerà un momento di riflessione pubblica sulle condizioni della città. In parole povere si riuniranno gli antagonisti dell’amministrazione Buonanno capitanati dall’ex candidato sindaco Nicola Marzocchella. Tutto giusto se non fosse per alcuni particolari che tenteremo di offrire all’opinione pubblica affinché si faccia un’idea sullo stato di salute della politica locale. Punto primo. Come si fa a tracciare il bilancio sulla vivibilità a Sant’Antimo dopo pochi mesi dall’inizio della consiliatura? Sembra quasi che l’opposizione abbia intrapreso la caccia all’errore anziché garantire l’alternativa di governo. Eppure la campagna elettorale è finita e con essa anche la propaganda legata a racimolare qualche consenso sparso qua e là.
Del resto la situazione ereditata al Municipio la conoscono pure i bambini. Dissesto finanziario, organico sottostimato e tanti altri fardelli che negli anni hanno letteralmente distrutto la città ma che rappresentano un ostacolo anche per il miglior sindaco al mondo. Ma attenzione. Qui non difendiamo nessuno. Nè in maggioranza e né all’opposizione. Chi vince governa e chi perde garantisce l’alternativa. Ma organizzare la reunion degli anti Buonanno sviscerando temi come il Puc o la raccolta rifiuti a 4 mesi effettivi dall’inizio della consiliatura significa una sola cosa: pensare che Buonanno abbia la bacchetta magica. Una roba che onestamente non intendiamo commentare ma che chi legge avrà capito perfettamente. Ma andiamo avanti. Un altro aspetto, forse il più bizzarro, che sfugge alla comprensione dei cittadini è la richiesta fatta per la sala consiliare. Sapete chi l’ha fatta? Forza Italia. Avete capito bene. Forza Italia chiede la sala consiliare ma nella locandina non appare il simbolo. Perché? Mistero della fede. Cos’ha da nascondere il partito di Tajani che fra l’altro ha aperto ufficialmente la sede sul territorio con esponenti di spicco di rilievo regionale e nazionale? Anche qui sinceramente fatichiamo a capire così come tutti i cittadini che non si rivedono in questo modo di fare. Pure perché se la città intende fare il salto di qualità così come promesso in campagna elettorale Marzocchella in primis ha il dovere di invertire la rotta partendo dalle basi e garantire la discontinuità in ogni modo e possibilmente senza nascondere i partiti di riferimento. Eppure finora è accaduto l’esatto opposto, ovvero accodarsi a un modo di fare che disorienta il cittadino solo per fare una prova di muscoli fine a sé stessa.
E questa sera capiremo dove porterà il tenore della discussione da parte degli avversari “ambidestri” del primo cittadino. Anche perché se emergeranno proposte serie Marzocchella avrà il dovere di portarle in consiglio comunale insieme ai suoi compagni di viaggio. Per tutto il resto attendiamo questa sera.