Vi proponiamo l’intervista a Enzo Guida, sindaco di Cesa ed ex consigliere provinciale Pd a Caserta. Il primo cittadino si apre a tutto campo sulla politica casertana e campana con la schiettezza che lo contraddistingue ponendo allo stesso tempo un tema che resta centrale nel Pd casertano.
Sindaco Guida, anche questi secondo mandato si avvia alle battute finali. Che città ha trovato 10 anni fa e quale città consegna oggi ai cittadini?
Ci apprestiamo a consegnare alla comunità una città completamente cambiata, rivoluzionata, sotto il profilo dei lavori pubbici, delle opere, dei servizi, della cultura,della accoglienza. Basti pensare che nel 2015 avevamo un solo parco giochi, tra poco, tra quelli inaugurati e da inaugurare, arriveremo a ben 8. Stiamo riqualificando strade, il centro storico, edifici comunali, per avere nuovi spazi. Abbiamo attratto finanziamenti per svariati milioni di euro. Stiamo realizzando un polo dell’infanzia. Abbiamo attivato servizi innovativi, attraverso la digitalizzazione siamo sempre più una città inclusiva, che guarda ai più deboli
Continua il pugno duro nel Pd della commissaria Susanna Camusso verso gli esclusi eccellenti come Oliviero e Schiavone. Lei condivide nel merito queste esclusioni?
Mi dispiace per Schiavone, che non merita questo trattamento. Per altre situazioni il Pd avrebbe dovuto intervenire prima. Se si decide di stare in una comunità politica, lo si fa rispettando le regole che quel gruppo si è dato. Dall’interno si conducono le battaglie, a viso aperto. Si può far prevalere le proprie tesi o essere soccombenti, ma le vicende si affrontano a viso aperto, senza giochetti oscuri.
E soprattutto per lei quale linea deve adottare il Pd alle imminenti elezioni provinciali?
Occorre tenere conto degli amministratori comunali di lungo corso, quelli che non hanno mai cambiato bandiera secondo le convenienze del momento.
Capitolo Regionali. Tutti i sondaggi danno il centrosinistra vincente ma manca il dato con De Luca candidato. Se il governatore riceve l’ok dalla Consulta il Pd rischia di “correre” da solo. Lei che ne pensa?
Sono un estimatore di De Luca, quindi credo che sia giusto politicamente dare al presidente uscente la possibilità di continuare la sua azione di buon governo. E’ anche vero che la posizione della segreteria nazionale è di andare “oltre De Luca”, ma è anche vero che occorrerebbe discutere e decidere in Campania del destino del territorio.