Mariolina Castellone candidata del Campo Largo in Campania. Ecco l’ultima indiscrezione che circola negli ambienti grillini da qualche giorno. E che sbloccherebbe la partita nel centrosinistra regionale. Come abbiamo avuto modo di anticipare qualche settimana fa Roberto Fico non scalda i cuori. Ma non è tutto. Oltre a un curriculum politico molto povero, la sensazione è che non sia il vero candidato di Conte. Del resto piazzare Fico mesi prima nel dibattito politico senza alcuna trattativa significa sedersi e decidere insieme agli alleati il nome del superamento. Chi mastica un po’ di politica sa che funziona così. Dunque l’ex Presidente della Camera non la sta spuntando in nessun modo. Zero assoluto. Lo abbiamo detto e scritto tempo fa. Non lo vuole nessuno. Nè i deluchiani e né il Pd, ovvero le colonne portanti del decennio targato De Luca. Insomma non siamo qui a dilungarci sulla lunga scia di veti incrociati che stanno caratterizzando questa fase politica del centrosinistra. La notizia è un’altra e va affrontata per il messaggio politico che vuole offrire. Quali sono i motivi che inducono Conte a investire sulla senatrice pentastellata? Punto primo. Castellone non è mai stata una grillina “barricadera”. Anzi. Nel mondo Cinque Stelle è nota la sua attitudine alla mediazione finanche quando Grillo e Conte si contendevano la leadership del movimento. Basta dare un’occhiata alle dichiarazioni di quel periodo per farsi un’idea. E quindi politica vuole che la sua candidatura blinda il centrosinistra in assenza di veti inutili. Se è stata mediatrice di anime discordanti in passato non vediamo perché non debba esserlo ora. Punto secondo. Castellone ha l’identikit giusto per garantire la continuità amministrativa del governo regionale. Vicepresidente del Senato in carica, ricercatrice di oncologia molecolare con un curriculum che vanta numerosi riconoscimenti in materia sanitaria. Dunque un curriculum di grande valore che può inaugurare la stagione della classe dirigente del M5s, capace a sua volta di ridare linfa ai consensi perduti. E qui torniamo al ragionamento di qualche giorno fa. Conte può invertire la rotta affidando il movimento sui territori a personalità “alla Castellone”. Ovvero soggetti che non siano “scappati di casa”. E che abbiano maturato esperienze politiche e professionali in grado di garantire il salto di qualità a differenza di qualche predecessore che si è trovato in Parlamento per sbarcare il lunario. Punto terzo. Castellone è originaria di Napoli Nord. Precisamente di Giugliano. Dunque la leadership del centrosinistra campano tornerebbe in un’area storicamente centrale per le dinamiche politiche ed elettorali della Regione Campania. A questi elementi va aggiunta la volontà di Mariolina Castellone di coinvolgere l’intero centrosinistra: Pd-M5s-Avs-Più Europa-Italia Viva- deluchiani e liste civiche varie. Ripartendo dai risultati del decennio deluchiano. Se questa indiscrezione fosse confermata Conte archivierebbe definitivamente il passato dei “vaffa” e sbloccherebbe la fase di stallo in cui è piomba la sinistra in Campania. Effettivamente per qualche alto dirigente del Pd è dura fare politica a pochi mesi dalle elezioni …