Esponente storico della sinistra radicale. Figlioccio politico di Armando Cossutta. Ex consigliere provinciale Pci a Torino. Ex parlamentare ed ex deputato europeo di Rifondazione Comunista e Pdci ma oggi ritiene che il conflitto destra-sinistra non esista più nel nome di una nuova teoria politica: il sovranismo popolare.

On. Rizzo da quali elementi politici e culturali nasce il progetto di Democrazia Sovrana Popolare?

DSP nasce dall’esigenza di unire i lavoratori, gli artigiani e le piccole imprese, che rappresentano il 90% del popolo, contro le multinazionali e la grande finanza che di fatto stanno schiacciando verso il basso il ceto medio. Aggiungo che in virtù della pace possibile fra Trump e Putin emerge il fallimento politico dell’Unione Europea e quindi ancor di più dobbiamo approfittarne per ridare indipendenza al nostro Paese.

Lei è stato per anni un esponente di rilievo della sinistra radicale. Cosa manca oggi alla sinistra per tornare centrale nella vita del popolo?

Io sono stato esponente della sinistra vera, di quella di Berlinguer con gli operai ai cancelli della Fiat. Certamente non m’interessa questa finta sinistra di Elly Schlein sul carro del gay pride. Oggi destra e sinistra sono categorie che vanno superate nel nome del sovranismo popolare che unisce come dicevo prima il ceto medio e la classe lavoratrice. 

In Italia un elettore su due resta a casa. Qual è la ricetta per combattere l’astensionismo?

Gli elettori restano a casa perché la politica non mantiene le promesse fatte. Perfino i Cinque Stelle che inizialmente dicevano cose giuste soprattutto sui privilegi salvo poi dare il “vitalizio” a Grillo per circa 300mila euro all’anno. Idem per Conte e Salvini che prima dicono di essere contro la guerra per poi votare a favore: il primo durante il governo Draghi e il secondo alle votazioni a gennaio scorso in questo governo. Dunque questi elementi sono la pratica che favorisce l’astensionismo allontanando il popolo dal voto. 

Archiviato il capitolo sul fatidico terzo mandato di De Luca in Campania il centrosinistra offre a Conte la possibilità di scegliere il candidato ma ripartendo dai risultati del governo regionale. DSP come si schiera?

Democrazia Sovrana Popolare si schiererà in Campania con un proprio candidato al di fuori del centrosinistra e del centrodestra perché essenzialmente sono la stessa cosa.